I dispositivi Power over Ethernet (PoE) sono popolari da diversi anni sia in ambito privato che in quello imprenditoriale.
Oltre all’alimentazione via rete, questa tecnologia offre molti altri vantaggi. Infatti, quasi tutti i dispositivi possono essere controllati in questo modo utilizzando gli alimentatori adeguati.
Grazie a questo testo scoprirai cosa considerare per l’utilizzo di questa tecnologia e quali aree di applicazione esistono.
Definizione e spiegazione
In soldoni, è una forma di alimentazione mediante la rete (Ethernet). I rispettivi dispositivi devono essere ovviamente collegabili a una rete. Oltre alla trasmissione dei dati, il cavo LAN funziona anche da alimentatore.
Questo significa che è possibile risparmiare sui cavi e sullo spazio, soprattutto sulle centraline di rete negli edfici. I costi di installazione o di dotazione sono dunque ridotti.
Dove usarlo?
I cavi di rete vengono usati principalmente per trasmettere i dati e, di norma, non supportano voltaggi elevati. Pertanto, PoE spesso viene usata soltanto dai dispositivi di rete che richiedono una carica minima.
Le applicazioni per questo possono includere piccoli switch o media server che traggono il loro potere dalla rete dati. Power over Ethernet è molto più comune per telecamere IP e VoIP telefoni, router o punti di accesso. Questi richiedono solo una bassa tensione e sono spesso situati in angoli o piccoli armadi nelle case private. L'ingombro dei cavi può quindi essere evitato.
Con l’utilizzo sempre crescente di dispositivi intelligenti per la casa, questa forma di alimentazione si è diffusa in molti ambienti domestici. Nel contesto industriale, PoE è ideale per i sensori e i dispositivi di misurazione. In particolare, per i magazzini provvisti di questo tipo di dispositivi è una soluzione efficiente.
I vantaggi
Oltre ai possibili utilizzi menzionati, questa tecnologia offre molte soluzioni entusiasmanti, soprattutto nel settore imprenditoriale.
Per esempio, gli switch PoE vengono usati per fornire alimentazione e trasmissione dei dati attraverso il cavo Ethernet in maniera efficiente. Di norma, dispongono un numero di porte che varia da otto a 48. Le varianti da 48 porte sono spesso usate dalle aziende.
Inoltre, i convertitori, gli splitter e gli iniettori possono anche essere usati per controllare i dispositivi che non dispongono di questa tecnologia. I cavi svolgono pertanto un ruolo fondamentale.
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Quali cavi per Power over Ethernet?
È possibile usare questa tecnologia grazie ai cavi patch della categoria 5 con connettori RJ45. La PoE è vantaggiosa perché delle quattro paia di fili intrecciati ne utilizza soltanto due per alimentare.
Il cavo UTP, ovvero il cavo non schermato a coppie intrecciate, non è consigliato a questo scopo perché, diversamente dalla sua controparte schermata (F/UTP) conduce il calore in maniera meno efficace. I cavi grossi o simili possono inoltre portare a surriscaldamento nella canalina.
I cavi Cat. 6A vengono comunemente usati per la loro resistenza e per la migliore conducibilità termica. I cavi piatti ethernet di PATCHBOX sono utilizzabili con PoE e offrono una soluzione efficiente ed economica per tutti gli utilizzi. Per saperne di più sui cavi Cat.6a e sulle differenze con la variante Cat.6, fare clic qui.
Tensione e watt
Con IEEE 802.3af-2003 PoE viene fornita una tensione da 44 a 57 volt DC attraverso il cavo LAN. Con PoE+ e HiPoE, può anche variare tra 50 e 57 volt DC. Da un lato, questo soddisfa i requisiti di bassa tensione dello standard SELV (Safety Extra Low Voltage). Dall'altro, questo permette un efficiente flusso di corrente attraverso il cavo Ethernet.
In termini di potenza, esistono diverse ampiezze in base agli standard e ai diversi utilizzi.
Tutti i tipi di PoE
Ci sono quattro tipi: PoE, PoE+ e due tipi di PoE++, chiamati anche 4PPoE. L'uscita, così come la potenza al dispositivo finale, varia con ogni standard Power over Ethernet. Nella seguente tabella abbiamo creato una panoramica e confrontato PoE, PoE+, PoE++ IEEE 802.3bt (tipo 3) e PoE++ IEEE 802.3bt (tipo 4):
Nome | Standard | Potenza massima per porta | Potenza massima al terminale | Dispositivi supportati |
---|---|---|---|---|
PoE | IEEE 802.3af | 15.4 W | 12.95 W | Telefoni VoIP |
PoE+ | IEEE 802.3at | 30 W | 25.5 W | Telefoni Video IP |
PoE++ | IEEE 802.3bt (tipo 3) | 60 W | 51 W | Impostazione della videoconferenza |
PoE++ | IEEE 802.3bt (tipo 4) | 100 W | 71.3 W | Portatili |
Di cosa si dovrebbe essere consapevoli?
Pertanto, sono molti gli aspetti fondamentali da considerare quando si usa la Power over Ethernet nel settore privato o imprenditoriale, anche a un livello di pianificazione.
Oltre al summenzionato utilizzo di cavi adeguati per il contesto informatico, è importante anche il loro allestimento. Dal momento che non trasmettono soltanto i dati, ma anche una potenza, i cavi PoE si riscaldano facilmente. I cavi surriscaldati finiscono per trasmettere una quantità inferiore di dati a causa dell’eventuale attenuazione.
Le potenze massime di trasmissione devono essere adattate alle condizioni termiche. Quando acquisti dei cavi, è fondamentale assicurarsi che la sezione trasversale non ecceda un valore AWG di 24.
Con i cavi più lunghi di 100 metri, l’alimentazione PoE senza ulteriori prolunghe può portare a una riduzione del voltaggio. Maggiore è la lunghezza di un cavo di rete, maggiori saranno le perdite. Tuttavia, non c’è pericolo a usare PATCHBOX, perché i cavi retrattili e piatti ethernet hanno una lunghezza massima di 2,5 m e sono pertanto inferiori al limite di 100 m.
Infine, soprattutto quando si utilizzano switch PoE, è importante conoscere i requisiti di potenza dei dispositivi alimentati (PD). Se richiedono una carica totale troppo alta per lo switch, allora potresti riscontrare alcuni problemi di prestazione.
Quando ho bisogno di uno switch PoE?
Uno switch PoE, come tutti i dispositivi di questo tipo, hanno il compito di stabilire una connessione via cavo tra diversi dispositivi in una rete. Inoltre, si serve della tecnologia Power over Ethernet per trasmettere la carica nel cavo dati.
Gli access point possono essere integrati nella rete come con, ad esempio, le videocamere di sicurezza o altri dispositivi alimentati a bassa tensione. Quando acquisti uno switch, è importante prestare attenzione alla capacità della PoE, al fine di evitare costi inutili e di risparmiare spazio nella rete.
Per i splitters che non possiedono questa tecnologia, si consiglia di usare power sourcing equipment (PSE) midspan. Gli iniettori PoE sono un esempio di midspan. L’iniettore trasferisce il flusso di dati da uno switch non-PoE attraverso un PD (dispositivo alimentato) tramite un cavo connesso sia con i dati che con la potenza.
Attivo vs. passivo: Qual è la differenza?
I switch Power over Ethernet attivi sono anche conosciuti come PoE standard. Essi negoziano la tensione appropriata tra l’alimentatore (PSE) e il terminale (PD) prima di ciascuna accensione. Se la tensione desiderata tra switch e dispositivo non fosse compatibile, lo switch non fornirebbe tensione. Così impedisce il danneggiamento del dispositivo alimentato o persino eventuali combustioni del cavo.
Lo switch passivo, invece, non effettua questo tipo di controlli preliminari. Non c’è comunicazione tra i due dispositivi e la tensione è sempre attiva. Così lo switch PoE passivo invia corrente in maniera costante, a prescindere che il terminale supporti la tecnologia o meno.
PATCHBOX
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